"Diventare nonno mi ha realizzato: mia nipote mi ha dato una marcia in più"

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Bruno al matrimonio della figlia Gabriella

La terza parte della vita di Bruno Cara, nato a Sydney da genitori calabresi. "Senza un'ambizione, senza uno scopo, senza passione, la vita diventa monotona".


Lo zio di Bruno Cara era emigrato in Australia nel 1948 e - dopo essersi stabilito agli antipodi - aveva invitato i suoi famigliari a raggiungerlo. Fu così che il padre di Bruno - nato in Calabria e trasferitosi a Roma, all'epoca elettricista in Vaticano - decise di partire.

Prima di imbarcarsi, però, il padre di Bruno fu convinto a sposarsi e la famiglia combinò un matrimonio con la figlia di amici. Appena convolato a nozze, l'uomo partì per l'Australia - era il 1951 - mentre la moglie lo raggiunse a Sydney due anni dopo.

Bruno Cara venne al mondo l'anno seguente, nel 1954.

Clicca il tasto 'play' per ascoltare la terza parte della storia di Bruno Cara

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"Sono cresciuto studiando nelle scuole cattoliche, dove mi hanno insegnato il catechismo e la religione formale", racconta Bruno ai microfoni di SBS.

"Ma la mia fede deriva dalla conoscenza del mondo, che è così bello, e dell'universo, che è così immenso. Ci deve essere qualcosa di più".
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Bruno Cara
"Penso che dopo la morte ci sia qualcosa, anche se non so cosa. Quando mio padre finiì in coma per 4 giorni, prima di morire lui aprì per un attimo gli occhi".

"A quel punto vidi il segno di un piccolo sorriso... Voglio pensare che in quel momento lui avesse visto qualcosa che c'era nell'aldilà e che fosse contento di andare. Cosa ci sia dall'altra parte non lo so... speriamo bene".
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"Dai tempi di Adamo continuiamo a ripetere ciclicamente gli stessi errori, ma trovo Donald Trump un personaggio interessante, che a volte non sa cosa dice, ma spesso parla solo per provocare", afferma Bruno.

"Nonostante questo, non solo la sua presidenza non mi preoccupa, ma penso che possa essere positiva. Trump non ha bisogno di soldi ma di lasciare un'eredità e per questo credo che sfrutterà la sua amicizia con Putin per arrivare ad un accordo di pace in Ucraina".
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"Penso che Trump si sia avvicinato a Musk perché vede in lui una persona all'avanguardia nella tecnologia e che sa che la tecnologia ci aiuterà ad affrontare alcune sfide".

"Tra queste, quella l'intelligenza artificiale sarà una grossa sfida per l'umanità. Se non maneggiata bene, potrebbe avere delle conseguenze enormi".
La seconda parte della storia di Bruno Cara
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Infine un pensiero ai giovani, finendo con la nipotina. "Ai ragazzi di oggi auguro di trovare un senso per la loro vita, perché senza un'ambizione, senza uno scopo, senza passione, la vita diventa monotona".

"La mia nipotina ha dato un senso alla mia vita: a parte l'amore per i genitori, la moglie e i figli non avrei mai pensato che fosse possibile volere così bene ad un essere umano... questa bambina mi ha dato una marcia in più", conclude l'avvocato Bruno Cara.
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Bruno Cara con Franca Arena
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