Nel 2023, la tatuatrice Noemi Spadaro insieme al suo compagno Cristian Smeraldi, barbiere, hanno aperto , un negozio che unisce la loro professionalità e la passione condivisa per l'arte.
“Ci siamo detti: ‘Dobbiamo provare qualcosa di nuovo e provare questa Australia fino alla fine!’... È stato facile ideare il concetto che sta dietro al business, ma non portarla avanti”, racconta Noemy ai microfoni di SBS Italian.
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I due hanno passato notti intere a discutere, pianificare e “sognare” la loro prima avventura come imprenditori.
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Noemy Spadaro a lavoro. Credit: Noemy Spadaro
“Il quartiere ha scelto noi. Arrivati a Sydney abbiamo scelto un quartiere che avesse una spiaggia perché veniamo dalla Sicilia e abbiamo bisogno di mare. Manly ci ha rubato il cuore".
Manly è bellissima e ci sono belle persone e poi il mare... L’abbiamo scelta non tanto per il business ma per lo stile di vita
“La gente di qui ama gli italiani, viene per l’arte e visto che noi italiani ce l’abbiamo nel sangue, sono felici di trascorre il loro tempo nello studio”.
Una parte fondamentale della pianificazione ha riguardato la selezione del personale: “Siamo un business piccolo, abbiamo otto persone - italiani e giapponesi, una brasiliana e una neozelandese - ma vogliamo persone che amino quello che fanno. Nessuno lo fa per i soldi, la fama o l’ego”.
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Una foto dell'interno di The Hanged Man di Noemi Spadaro e Cristian Smeraldi.
Negli ultimi anni, studi di tatuaggi e barbieri si sono moltiplicati, ma sono spesso luoghi di nicchia. “Se il cliente capisce che hai passione e ami quello che fai ritorna; inoltre abbiamo un tocco molto originale e il nostro business ha una sua personalità.... ‘We have a lot of personality, in a good way’”, scherza Noemy.
Il primo anno di apertura non è stato facile: “Ricominciare da zero, occuparsi dei social, scegliere le persone giuste...Anche a livello economico, non essendo di qua, non abbiamo avuto nessuna agevolazione."
Ogni piccolo passo è stato difficile, anche trovare qualcuno che affittasse a noi
Noemy e il suo compagno hanno trovato aprire il loro studio più semplice che non immigrare Down Under.
“Non credo che avrei fatto la stessa cosa in Sicilia; aprire un’attività lì o in Italia in generale è difficile. La clientela e la burocrazia sono molto diverse”, spiega Noemy.
E a chi sogna di aprire il proprio business in Australia, consiglia: “Provateci! Come tutte le cose nella vita, è difficile e ci sono tanti ostacoli ma quando vuoi fare una cosa nella vita l’unico modo per scoprire se è quella giusta è lanciarsi”.