Highlights
- Le restrizioni imposte dall'emergenza hanno obbligato i locali italiani down under a rivedere procedure, attività e offerta
- La crisi ha contribuito a creare il senso di comunità, come dimostrato anche dai duecento caffé sospesi di un (quasi) anonimo melbourniano
- Ecco perché nell'Australia post-coronavirus i bar italiani d'Australia saranno ancora più italiani
La buona notizia è che alla fine della fiera, quando la pandemia sarà solo un brutto ricordo e la nuttata sarà definitivamente passata, i bar italiani down under saranno un po’ più italiani.
Magari più che una notizia è un auspicio, ma è quello che hanno dichiarato a SBS Italian due proprietari di locali che tra di loro distano 3,400 chilometri, Katia Taschetti e Mauro Sanna,
![Le restrizioni hanno inevitabilmente modificato le abitudini dei clienti dei bar italiani down under](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/trio_perth.jpg?imwidth=1280)
Le restrizioni hanno inevitabilmente modificato le abitudini dei clienti dei bar italiani down under Source: Instagram @triocafewinebar
"Abbiamo smesso di proporre eggs on toast e ci siamo reinventati vendendo sughi e paste fresche. Dopodiché, su richiesta dei clienti, abbiamo sviluppato il servizio al bancone offrendo a colazione i bomboloni, le crostate e il caffé da asporto e trasformando completamente il pranzo, che adesso comprende anche la porchetta. È stato eye-opening, un successo. La gente fa la fila".
Secondo quanto aggiunge Mauro Sanna, proprietario del locale Pausa Pranzo nel quartiere melbourniano di Preston, i clienti abituali hanno scoperto il piacere di vivere il bar come un luogo di aggregazione.
![Katia Taschetti, 33enne umbra di Norcia, nel suo TRIO Cafe & Wine Bar di Perth. E Mauro Sanna, 32enne sardo di Nuoro, nel suo Pausa Pranzo di Melbourne](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/taschetti_e_sanna.jpg?imwidth=1280)
Katia Taschetti, 33enne umbra di Norcia, nel suo TRIO Cafe & Wine Bar di Perth. E Mauro Sanna, 32enne sardo di Nuoro, nel suo Pausa Pranzo di Melbourne Source: Supplied
"La nostra idea iniziale era quella di offrire take-away, dai cornetti ai culurgiones, un piatto tipico sardo. Con l'emergenza ci siamo invece evoluti verso la gastronomia, e quel che abbiamo riscontrato è stato un cambio di atteggiamento da parte della clientela: questo periodo ha accresciuto nella gente il senso di rispetto, di gratitudine e di umanità. Il primo giorno di lockdown una persona ha persino offerto 50 caffé agli altri clienti".
Il distanziamento sociale e le norme anti assembramento hanno provocato uno tsunami che si è abbattuto sul mondo sulla ristorazione. SBS Italian sta intervistando ristoratori, chef, pizzaioli, pasticcieri e importatori italiani d'Australia che sono riusciti a mantenere in vita le loro attività grazie ad iniziative estemporanee, in qualche caso curiose, sicuramente ingegnose.
![Le nuove norme hanno modificato le abitudini dei clienti, ma hanno anche contribuito a creare e rafforzare il senso di comunità](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/pausa_pranzo.jpg?imwidth=1280)
Le nuove norme hanno modificato le abitudini dei clienti, ma hanno anche contribuito a creare e rafforzare il senso di comunità Source: Instagram @pausa_pranzo_melbourne
Hai perso le puntate precedenti del nostro viaggio per scoprire l'impatto del COVID-19 sui lavoratori della ristorazione? Eccole qui.
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.
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