L’aiuto allo sviluppo è sotto attacco?

Dal 2023 ActionAid interviene sulla pratica del sex-for-fish e altre forme di violenza di genere nel settore della pesca nella Provincia Occidentale dello Zambia. .jpeg

Dal 2023 ActionAid interviene sulla pratica del "sex-for-fish" e altre forme di violenza di genere nel settore della pesca nella Provincia Occidentale dello Zambia. Credit: Loliwe Phiri/ActionAid

Oltre ai tagli da parte del governo Trump all’USAID, l'agenzia statunitense per l’aiuto allo sviluppo, anche diversi Paesi europei hanno ridotto i loro stanziamenti per la cooperazione internazionale.


Quali sono le implicazioni e i rischi per gli aiuti umanitari? L’abbiamo chiesto a Luca De Fraia, Segretario generale aggiunto di ActionAid Italia.

"Siamo un'organizzazione di terzo settore italiano", spiega Fraia a proposito di ActionAid Italia, "abbiamo, insieme a un programma di cooperazione internazionale, anche molte attività in Italia, dalla lotta alla violenza contro le donne, alla tutela dei diritti anche dei non cittadini, dei migranti".

"Crediamo che sia importante avere due piste di lavoro, quella nazionale e quella internazionale, per coltivare l'idea di essere solidali a 360 gradi".

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"Nel corso degli anni del Covid 19, i donatori, inclusi i donatori europei, avevano accelerato l'erogazione delle risorse, proprio perché giustamente era una fase di crisi pesante, quindi veniamo da quella stagione dove c'è stata una reazione meritoria, si è parlato anche di resilienza dell'aiuto pubblico allo sviluppo, cioè la capacità di rispondere alle crisi come una delle caratteristiche migliori dell'aiuto pubblico allo sviluppo", premette De Fraia.

"Ci si attendeva un assestamento, un arretramento e quindi viviamo in questa fase", aggiunge, ma sottolinea: "L'accelerazione ovviamente che abbiamo vissuto nelle ultime settimane non era assolutamente attesa".
Rischiamo di avere una cooperazione allo sviluppo che è una goccia molto, molto piccola rispetto a quello di cui abbiamo bisogno.
Luca De Fraia
"La cooperazione italiana vale circa 6 miliardi di dollari, quindi una cooperazione importante, ma su scala più contenuta rispetto ad altri Paesi europei e soprattutto ovviamente rispetto agli Stati Uniti. Quindi è una cooperazione importante che però vive di risorse limitate. Spazi per tagli vorrei dire non ci sono".

I tagli annunciati dall'amministrazione Trump potrebbe avere un impatto indiretto sulla cooperazione italiana.

"Stiamo correndo il rischio di trovarci in una fase di ridotto peso della cooperazione allo sviluppo, non vorrei dire di insignificanza, però c'è sicuramente questo rischio".

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