"Siamo di nuovo nel tunnel del lockdown, ma ne usciremo bene"

Ahmed Tito Tayel e Andrea Giansanti, nel loro locale Pick a Pokit di Richmond, a Melbourne

Ahmed Tito Tayel e Andrea Giansanti, nel loro locale Pick a Pokit di Richmond, a Melbourne Source: SBS Italian - Dario Castaldo

Andrea Giansanti gestisce un locale di cucina mediorientale a Melbourne e per la seconda volta si trova ad affrontare le conseguenze dell'emergenza COVID-19.


Nato a Pavia, dove ha studiato da geometra, Andrea Giansanti si è ritrovato a suo agio più ai fornelli che sui libri. Trasferitosi poi in Australia, ha fatto esperienza in alcuni ristoranti di prestigio.

Galeotto è stato poi l'incontro con Ahmed, Tito per gli amici, un cuoco egiziano col quale ha aperto un locale di cucina mediorientale a Richmond, nel cuore di uno dei quartieri più dinamici di Melbourne. 
@pickapokit
@pickapokit Source: Instagram
Il successo iniziale delle loro pita, una sorta di panino farcito con sapori mediterranei e condito con un tocco di italianità, è stato frenato dal coronavirus.  

"Siamo di nuovo nel tunnel del lockdown, ma abbiamo sei settimane per prepararci. Ne usciremo bene", racconta Andrea ai microfoni di SBS Italian.


In evidenza: 

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  • La crisi ha contribuito a creare il senso di comunità e a stimolare la creatività, come dimostra il caso di Andrea Giansanti
  • Ecco come alcuni locali del Victoria stanno sopravvivendo al secondo lockdown 

Due esempi dei piatti mediorientali proposti da Andrea Giansanti
Due esempi dei piatti mediorientali proposti da Andrea Giansanti Source: courtesy @pickapokit

Crisi, istruzioni per l'uso - Cosa fare e cosa non fare

"Orari e menù non sono cambiati - specifica poi il 29enne lombardo - e abbiamo introdotto una membership che prevede sconti e offerte per i clienti abituali. Vogliamo ringraziarli per il sostegno che ci hanno dato in questo periodo".

A differenza di altri ristoranti della zona, Andrea e e Tito non solo non hanno chiuso i battenti del loro Pick A Pokit, ma hanno anche pensato ai senzatetto e ai vagabondi della zona, fornendo loro pasti caldi a fine giornata.
Andrea Giansanti al lavoro nel suo negozio di Richmond, a Melbourne
Andrea Giansanti al lavoro nel suo negozio di Richmond, a Melbourne Source: courtesy of @pickapokit
I due giovani chef-imprenditori si sono inoltre dotati della licenza per vendere alcolici, che in un'epoca 'normale', con l'MCG colmo di gente dal giovedì al lunedì, avrebbe assicurato un enorme viavai di persone nel locale di Swan street. 

Nel loro Pick a Pokit sarà anche allestito anche un proiettore per trasmettere gli eventi sportivi che si disputano a 500 metri di distanza, dal footy al calcio, dal rugby al tennis, ma per il momento a causa del lockdown gli unici clienti sono gli abitanti del quartiere e qualche lavoratore.
"Non siamo stressati perché ci siamo resi conto che delle volte è più difficile pensare qualcosa che farla. Per questo siamo fiduciosi” spiega Andrea Giansanti.

"Il nuovo lockdown imposto per sei settimane è stata una mazzata, ma non ci abbattiamo. Anzi, stiamo contando i giorni che mancano al ritorno alla normalità". Ovvero 36, incrociando le dita.
Due esempio della pita di Andrea e Tito
Due esempio della pita di Andrea e Tito Source: courtesy @pickapokit
Il distanziamento sociale e le norme anti assembramento hanno provocato uno tsunami che si è abbattuto sul mondo sulla ristorazione. SBS Italian sta intervistando ristoratori, chef, pizzaioli, pasticcieri e importatori italiani d'Australia che sono riusciti a mantenere in vita le loro attività grazie ad iniziative estemporanee, in qualche caso curiose, sicuramente ingegnose.

Hai perso le puntate precedenti del nostro viaggio per scoprire l'impatto del COVID-19 sui lavoratori della ristorazione? Eccole qui.
I residenti della zona metropolitana di Melbourne devono restare a casa e possono uscire solo per acquistare cibo e generi di prima necessità, per lavorare, studiare, fare esercizio oppure prestare o ricevere assistenza. Si consiglia di indossare mascherine in pubblico.

Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri.  per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.

I test per il coronavirus ora sono ampiamente disponibili in tutta Australia. Se avete sintomi da raffreddore o influenza, richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080. 

La app di tracciamento del coronavirus del governo federale COVIDSafe è disponibile e può essere scaricata dall’app store del vostro telefono.

SBS è impegnata nell'informare tutte le comunità d'Australia sugli ultimi sviluppi legati al COVID-19. Notizie e informazioni sono disponibili in 63 lingue all'indirizzo .

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