La conferma è arrivata questa mattina: l’Australia andrà al voto il prossimo 3 maggio. Una data che arriva all’indomani del discorso ufficiale del leader dell’opposizione, Peter Dutton, in risposta alla manovra economica presentata dal governo Albanese.
Nel suo intervento, Dutton ha descritto un Paese segnato da difficoltà e incertezze, ha parlato di “tre anni cupi” e ha criticato la leadership del primo ministro Anthony Albanese, definendola debole e incerta.
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Il dibattito politico si concentra ora sulla tenuta economica del Paese, la credibilità delle promesse fiscali e la capacità del governo di aiutare gli australiani alle prese con il carovita.
"Ogni elezione è importante. Ma questa conta più di qualsiasi altra nella storia recente. È un momento decisivo, uno 'sliding doors' per la nostra nazione": queste le parole pronunciate da Peter Dutton all'epertura del suo discorso.
Un discorso carico di promesse immediate, ma subito sovrastato dal calendario dettato dal governo.
"Questa settimana sembra davvero che il governo abbia avuto la meglio, perché ha presentato un budget, un po' a sorpresa con questi tagli alle tasse, seppur modesti. E perché adesso, con questa convocazione delle elezioni, di fatto il governo sta oscurando la replica al budget di Dutton”, commenta l'esperto di politca australiana Paul Scutti ai microfoni di SBS Italian.
Nel merito delle proposte della Coalizione, una delle misure che ha attirato maggiore attenzione è quella sul carburante: Dutton ha promesso di dimezzare temporaneamente l’accisa, garantendo un risparmio immediato alla popolazione.
“Il taglio alle accise offrirebbe un risparmio immediato per 1.000.000 di automobilisti, pari a circa 14 $ a settimana per un pieno medio”, ha sottolineato Scutti, mettendo però in evidenza il rischio di effetti inflazionistici e le critiche già arrivate dal governo.
Il governo ha reagito duramente alla replica del leader dell'opposizione. "Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha criticato la proposta di tagliare le accise dei carburanti, un piano che a tutti gli effetti aumenta le tasse per i lavoratori", commenta Paul Scutti.
Per quanto riguarda la riduzione del costo dell’energia, Dutton ha annunciato che un governo guidato dalla Coalizione investirà 1 miliardo di dollari in un Fondo per le infrastrutture del sistema del gas, con l’obiettivo di potenziare la capacità di stoccaggio e quella dei gasdotti.
“Il governo spera adesso che Dutton in campagna elettorale metta in evidenza un po' i limiti dell'opposizione, cioè la mancanza finora di proposte concrete”, osserva Scutti. Una mancanza che, secondo il primo ministro Albanese, si traduce in incoerenze e annunci contraddittori.
L’opposizione dovrà recuperare terreno in una campagna che si preannuncia breve ma intensa. Per formare il governo, i liberali hanno bisogno di conquistare 20 seggi. Ma la battaglia si gioca anche sul piano della narrazione.
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28/03/202513:48